Fin da quando ero un bambino ero affascinato dall'arte. In particolar modo, apprezzavo già da bambino le cose bizzarre e fuori dal comune. Uno dei miei primi sogni era infatti di fare l'egittologo.
Amo la cultura egizia tanto che mi sono convertito alla religione Kemetica, che riprende gli antichi culti della religione egizia, qualche anno fa.
Ad ogni modo, ero alla continua ricerca, senza che nemmeno me ne rendessi conto, della mia arte. Non avevo la concezione ancora ben chiara delle diverse suddivisione delle attività umane, ma era chiaro che io ero un piccolo artista. Non facevo altro. Disegnavo, creavo vasi e statue con la creta, dipingevo e chi più ne ha più ne metta.
C'è da chiedersi, da tutto questo come sono arrivato alla musica. La risposta? Non è chiara bene nemmeno a me.
All'inizio credo che lo iniziassi a desiderare quanto più per un riscatto, avendo avuto un passato non poco turbolento. Ma col passare del tempo è diventato qualcosa di più, molto di più. Non so se ci sia un vero perché, se c'è non lo so in questo caso. In principio studiavo solo canto, solo in seguito si sono aggiunti la passione per il pianoforte e il violino e della vera musica in sé.
Ho iniziato a studiare pianoforte all'età di quindici anni e ora lo suono da poco più di un anno. Tuttavia, la mia voglia, il mio bisogno di esprimermi non si sono fatti intimorire dalla mia scarsa conoscenza nella musica, così mi hanno fatto comporre la mia prima ballata per pianoforte dopo appena 6 mesi di studio.
La musica per me è un modo per esprimere le mie idee e quello che ho dentro, le mie emozioni, i miei pensieri, le mie paure, le mie esperienze. Così, come anche la scrittura, da qualche tempo tengo una rubrica su un blog dove parlo della mia vita di tutti i giorni traendone opportune riflessioni.
La musica e la scrittura per me sono i miei modi principali per esprimermi senza un contatto diretto, ossia che non includa un espressione del corpo come vestiti, trucco o capelli. Entrambi sono due modi differenti di esprimersi e sono anche abbinabili e insieme formano delle meraviglie. La musica per me quindi diventa, grazie alla forza della scrittura, un vero tunnel di comunicazione fra me e le altre persone e mi permette di arrivare al cuore e alla mente degli altri senza un contatto diretto. E questo è semplicemente favoloso.
L'arte è la migliore amica che mi potesse mai capitare. È abbastanza difficile da spiegare cosa provo quando suono o compongo. Una cosa è certa: è favoloso!
Non per fare il volgare, ma detto sinceramente, nei giorni in cui sono impegnato tanto nello studio della musica o alla composizione o studio di qualche brano musicale, possono passare giorni davanti al piano senza che mi venga nemmeno la minima voglia di avere un rapporto sessuale. Per me suonare è come fare sesso.
Per iniziare il liceo musicale ho dovuto ricominciare dalla classe prima, quando sarei dovuto passare alla terza. Mi fa rabbia che in pochi mi abbiano lodato per il mio coraggio, dato che in pochi sarebbero stati capaci, ma io l'ho fatto. Il motivo? Mi sono chiesto “se non studio musica, allora che altro potrei studiare?”. Voglio assolutamente allenarmi e diventare sempre più bravo col pianoforte e il violino per poi lasciare l'Italia e andare alla ricerca di pascoli più verdi e ricchi, ove le stelle luccicano fra tredici strisce rosse e bianche in un cielo blu notte.
Per esperienza so che dalla vita è inutile aspettarsi qualcosa, bisogna solo lottare e volere qualcosa per ottenerla veramente. Non so dire molto sul mio futuro, lo vedo alquanto ignoto, e preferisco così. Dopo questi cinque anni che passerò al liceo musicale, partirò alla svolta di nuove avventure ed esperienze e chi si è visto, si è visto.
Mi aspetto solo che nel mio futuro continuino ad esserci sempre più scarpe favolose.
Che tema!
RispondiEliminaDa come scrivi qui sul blog, si capisce che hai una padronanza della lingua scritta decisamente buona. Non è facile esprimere quello che si pensa/sente a parole, in modo chiaro in modo che vengano trasmesse agli altri nel modo in cui noi le ideiamo.
L'arte ha il potere di tirar fuori li meglio di una persona, se questa le si concede pienamente. Per me è la stessa cosa con la fotografia e posso dire che i sogni vanno coltivati e assecondati.
Non ti dire che tanto non ce la puoi fare, perchè così sei il primo a metterti i bastoni tra le ruote.
"Bisogna solo lottare e volere qualcosa per ottenerla veramente"...mi piace la tua visione. Ottimista, per le mie corde. Sarà che difficilmente sono sicura di volere qualcosa, ma raramente la ottengo.Speriamo che, in futuro, non sia così.
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