lunedì 27 settembre 2010

Unusual Effects of a Saturday Afternoon

Oliver Bradshaw
"Unusual Effects of a Saturday Afternoon"

 
Boring in the classroom.
I'm watching outside the window but i just can't see anything.
My eyes are seeing only you.
I can't stop. I can't see. I can't listent to.

I Just Miss You.

giovedì 23 settembre 2010

After Summer

è da molto che non scrivo. È il 23 Settembre. Ne sono successe di cose!
Quest'estate non è successo nulla di che, se non una relazione che si è rilevata essere una totale perdita di tempo e di energie e di probabili altre meraviglio opportunità volate fuori dalla finestra!
Si chiamava Stefano, viveva vicino a casa mia, era tenero e dolce, e sembrava interessato ancora a me malgrado alcuni problemi. Ma a quanto pare: problemi + distanza delle vacanze = perdita della passione, e quindi rottura!
Insomma sembrava chissa cosa questa relazione e invece. Ma vabbeh, l'ho presa abbastanza bene e mi sono ripreso in fretta.
Ma non è questo che mi ha impedito di scrivere, anzi, sapeste quanti pensieri mi sono sballati per la mente. Il problema è che in questo periodo sono stato molto occupato a lavorare e ad allenarmi al pianoforte e blah blah blah, sto cercando di fare un album tutto da solo, ma...questa è un'altra storia che qua non ci riguarda, almeno per il momento.
Comunque. Ho iniziato la scuola da un pò di settimane, per ora va bene e mi sto ancora ambientando. Ora frequento il Liceo Musicale ( che fico dirlo! ), la classe la dividiamo con quelli della IV Ginnasio e siamo tutti un pò sballati come età. Ogni giorno mi accorgo di nuove cose, tra cui qualche perplessamento e qualche "problemuccio", ma vedrete, o meglio...leggerete!
In quanto a relazioni, mi sento da un pò di settimane con un certo "Vladimir" un ragazzo molto bello, che è qui in Italia a Milano per studiare Moda. È sloveno, e non parla una parola di Italiano! Quindi parliamo in Inglese. Me la cavo in inglese, ma ho sempre paura di fare delle figuraccie.
Per il resto....ma che palle dirvi tutto.
"allora come va con Vladi?" attacca la Isa.
"ma niente, lo vedo Sabato, almeno spero" rispondo io un pò seccato.
"ma non dovevate vedervi Sabato scorso?" mi disse Carlo, sempre le domande che non deve dire mi chiede.
"si...ma si è dovuto trasferire. Però meglio, tanto ha diluviato sabato scorso!"
"ah beh." concluse Carlo.
E Isa "ma come si è trasferito? Dove?"
e io risposi con l'aria di chi non ha idea di cosa sta parlando "beh...lui viveva in albergo e ora si è trasferito in un albergo, da solo."
tutti mi guardavano come se avessi appena detto un eresia.
"cazzo, chissa quanti soldi ha questo!" disse ad alta voce Camilla, una nostra amica fidanzata con Ana, a sua volta fidanzata con Carlo, a sua volta ex fidanzato di Isa, con cui prima litigava e con cui era amico stretto, e Isa naturalmente era fidanzata con...non mi ricordo il suo nome. Vi avviso anche che tra di loro fino a poco tempo prima, c'era stato un grave casino, con rotture, litigi forti e violenti e pure corse in Ospedale. Tutto mentre io ero in vacanza naturalmente. A quanto pare dove passo io porto solo pace e amore, a tutti tranne a me! Tipico.
"non so quanti soldi abbia, certo è che tutto porta a pensare che ne abbia" chiusi il discorso con questa frase. Detestavo parlare dei miei rapporti con loro, non perchè mi stessero antipatici o altro, ma perchè loro erano tutti fidanzati, o quasi, ma comunque erano tutti felici della loro situazione sentimentale. Tranne Hippie Bitch!
"Hey Hippie!" urlai io, correndole incontro.
Hippie Bitch era il sopranome che davo a questa ragazza di 17 anni circa, che avevo conosciuto poche settimane prima ma con cui avevo gia molto legato. L'avevo conosciuta uscendo da scuola incontrando lei e un mio altro bizzarro amico, che me l'ha presentata. Da allora ci vediamo un pò tutti i giorni e messaggiamo spesso. Anche lei è tristemente single, vittima dei terribili esseri chiamai Uomini Etero.
"tesoro!" mi disse lei, con molta meno enfasi di me. Non perchè fosse meno felice, ma perchè la stavo schiacciando. Infatti lei è molto bassa. Ha i capelli castani ( tinti con l'enne ) riccissimi e li tiene sempre all'indietro col cerchietto, si vede abbastanza rock n roll, ma sembra tutti una hippie, anche se lei non si rivede tale. Da qui il nome "Hippie Bitch", Bitch viene da un gioco nostro, ci chiamiamo teneramente puttana. E invece di dirci ti voglio bene, ci diciamo cose del tipo "mangiami" o "dammi il culo". È strano, però è divertente.
"come stai?" "ma bene e tu?" "bene bene" blah blah blah classica conversazione....
"ma non dovevi vederti con quel tipo la?" chiesi io a lei.
"eh si, ma non si è fatto ancora vedere. Boh, lo sto aspettando qui" stupidamente aveva accettato di uscire con uno di quei tipi che, distrattamente, non avvisano quando ritardano o non vengono direttamente. Era abbastanza giu.
Ci sedemmo.
"ah, fammi sentire il tuo nuovo profumo di cui mi avevi parlato ieri sera per sms!" mi disse molto entusiasta. Una volta tirato fuori lo spruzzai adosso a me e a tutti gli altri nel raggio di 2 metri.
"ma è stra buono!" disse Isa. "Gia!" aggiunse Hippie
"hey fa sentire!" disse Deybi. Lo spruzzai, e lui "...mhn..mah"
adoravo quel profumo "For Him" di Zara, non è un grande profumo lo so. Ma io non sono un tipo che si intende di certe cose, infatto di profumi dovrei farmi una cultura. Casualmente ero da Zara e avevo visto i profumi, provai questo e me ne innamorai. Sapeva di zucchero filato e caramelle, ed era per uomo! Non c'era dubbio: era per me!
Nemmeno il tempo di raccontarsi le ultime novità del momento, che Hippie mi diede una spallata dicendomi sottovoce "eccolo!". Mi girai.
"oddio!" dissi ad alta voce, per poi accorgermi che stavo parlando troppo forte, abbassai la voce per dire "madonna, è figo si. Ma è propio lui?" e lei "si!" ed io "buona scelta"
4 chiacchere del piu e del meno, 1 kebab e troppi pensieri dopo. Me ne stavo tornando a casa.
Pensai che malgrado tutto quella compagnia di amici non era male per passare il tempo, ma di pomeriggio non ci si vede mai, anche perchè sono quasi tutti fidanzati con qualcuno, e questo, almeno per loro, cambia le cose. Dovevo propio trovarmi nuova gente da frequentare.
Negli ultimi tempi mi frequentavo con una ragazza con cui uscivo ogni tanto e che mi aveva anche ospitato a casa sua a Venezia, con cui ho passato poche ma intense avventure: Angie.
Però la nostra amicizia, però di piu il nostro rapporto, erano da approfondire. Incredibile quanto sia difficile trovarsi un amico.
Io e Angie, avevo in comune la voglia di ribellersi e di fare cazzate ORA, non a 20 anni. ORA a 16!
se non si fanno ora, quando le si fanno? Scappare nel cuore della notte per vedersi con gli amici, è una cosa che a 16 ti da esperienze e ti arricchisce, a 20...sei solo patetico se devi ancora scappare per uscire la sera!
Quell'anno andavo ogni settimana anche dalla psicologa. Era interessante e bello andarci.
Comunque quell'anno era di sicuro molto interessante, per lo meno da quello che si preannunciava. Insomma, mia madre aveva anche acconsentito a darmi il permesso per uscire la sera, però bisognava discuterne i particolari, però potevo! Era gia un passo in avanti, in questa lunga lotta coi miei genitori.
Beh, ne riparlerò nei prossimi capitoli. Prometto di essere piu frequente, come una volta, nello scrivere articoli.

Oliver Bradshaw

A Volte Ritornano

Sabato Mattina! Quel giorno mi svegliai abbastanza presto e passai tutta la mattina a farmi i capelli, a truccarmi e a scegliere i vestiti. Dovevo andare a Milano e vedermi con la mia amica Selen.  Mentre preparavo ogni cosa ero preso dall'ansia di cosa mettermi “con un caldo del genere cosa potrei mettere di veramente comodo?” optai per quello che mi rapresentasse meglio quel giorno “jeans strappati! Yeah!”.
Era ufficialmente estate ormai, il caldo era sempre piu caloroso e le strade sempre piu un forno e l'aria condizionata era ormai una benidizione. Dopo essermi fatto accompagnare in macchina da mia madre, che come suo solito aveva passato la mattina a urlarmi dietro per i miei ritardi, per il mio nulla facismo e per anche il semplice fatto che andavo a milano, corsi a fare il biglietto e corsi giu nel sottopassaggio. Timbrai disperatamente il biglietto col timore che il treno partisse. Sali le scale saltando come una gazzella che scappa dal leone. Allungai la gamba per salire sul treno, inciampando! Riusci pero per fortuna a non perdere l'equilibrio e andare a sedermi, sospirando “ah...”
Il resto del viaggio fu calmo e tranquillo, anche quando passo il tizio a chiedere la carità non successe nulla di che, sembrava essere una perfetta giornata d'estate a milano. Apparte che, arrivato la mia amica e la sua amica non c'erano, mi dissero che sarebbero arrivate un po piu tardi perchè si erano fermate a mangiare. Senza battibecco mi fermai ad aspettarle alla fermata numero 13. 13, che culo!
Mi stupii, quante cose potevano accadere stando fermi in un posto cosi sfigato. Prima mi telefono un caro amico, che tentava di avere una storia con me, il suo problem? Viveva a Roma.
“Pronto?”
“hey ciao Oliver!”
“Matt! Come stai?”
“bene e tu?”
“oh bene bene, tranne che sono qui ad aspettare in centrale a milano la mia amica e fa un caldo!”
“gia è vero. Ma dov'è lei?”
“oh, non ti preoccupare sta arrivando. Solo che non ha soldi e non so come dirle dove sono di preciso”
“se vuoi glielo dico io per sms...” mi sarei sentito in colpa a chiederglielo, ma daltra parte si stava offrendo e a me serviva davvero, quindi. Che c'è di male a sfruttare la gente se sono questi ad offrirsi a te?
“beh, grazie! Allora il suo numero è.... dille che deve raggiungermi al binario 13, ok?”
“va bene, ci sentiamo bello. Ciao!”
“ciao!”
chiusi il telefono guardandomi annoiato intorno sperando che la mia amica spuntasse da un momento all'altro, ma sapevo non lo avrebbe fatto.
Spunto qualcun'altro...mi passo davanti Serenity. Serenity era una ragazza che frequentavo molti mesi prima e che prima volevo come amica, col tempo cambiai amicizie e cambiai anche il mio parare su di lei. Vestiva in modo abbastanza bizzarro e antiquato, sembrava quasi una stracciona, e non in senso buono! I suoi capelli erano color morte un castano cosi morto che non sapevo a quale altro essere potesse assomigliare in natura, e aveva i capelli cosi bruciati che i miei sembravano quelli di un bambino! Mi passo davanti con le sue scarpe da ginnastica colorate indecorose totalmente sorridendomi e dicendomi “hey ciao! I miei occhiali!” “ah si i tuoi occhiali!” risposi sorridendo al suo sorriso. Avevo da qualche mese i suoi occhiali a casa mia, erano degli occhiali da vista da nerd. Lei non portava occhiali, li aveva quelli, solo perchè erano fighi, secondo lei.
La segui con lo sguardo tentando di capire dove andasse e perchè si volesse fare del male vestendosi cosi. Nemmeno il tempo di far ritorno con lo sguardo alla posizione originaria che...
“HEY FRATELLO” mi urlo nell'orecchio Piggy Heart.
Piggy era una cara amica di Serenity, e questo gia vi dovrebbe far capire il tipo, mi aveva sempre chiamato Fratello o Fratellone, benchè ci fossimo visti cinque volte al massimo in tutta la nostra vita, e la cosa mi dava sempre fastidio. Anche perchè era la prima volta che la rivedevo da oltre 10 mesi.
“hey come va?”
“bene e tu? Sai questo è il mio fratello” disse presentandomi ai suoi amici, che mi guardavano molto straniti, ma non riuscivo a capire se era perchè non capivano cosa o chi fossi, o perchè lo sapevano e non sapevano come comportarsi quindi preferivano agire sulla difensiva per cercare di essere alla mia altezza. Boh. Decisi di non farci caso.
“beh, allora che ci fate qui?” cercai di fare il gentile. “stiamo andando al Durex” un'altra frase che non volevo sentire. “al durex? Ah, capisco.”
“tu non vieni?”
“no. Io non vado piu lì. io...giro per altri locali”
“ahh capisco.” in realtà, non giravo per molti altri locali. Il Durex era un locale molto frequentato in quegli ultimi anni, era un party alternativo pomeridiano dove i ragazzi ci andavano per divertirsi senza paura della propia natura e della propia sessualità, fino a qui tutto bello. Solo che, la musica faceva letteralmente cagare, la gente ancora di piu, e lo staff non organizava mai qualcosa di speciale per movimentare gli eventi. Cosi che, io alla fine decisi di non frequentare certi posti, anche perchè l'intera scena notturna e di locali milanese non vedeva di buon occhio il posto, dato che giravano strane voci al riguardo, molte erano false, alcune vere e tutte molto molto spaventose.
“beh noi dobbiamo andare adesso. Ciao ciao!”
“ciao!” mentre se ne andavano, non potevo fare a meno di guardarli e pensare a quanto tempo avevo trascorso con loro in passato. E a quante scelte stupide facessi in fatto di moda e amicizie. Guardandoli da lontano allontanarsi, non potevo fare a meno di pensare a come ero felice dei cambiamenti fatti.
Trascorsi altri pochi 30 minuti minuti, arrivò la mia amica e la sua amica.
“oh halleluia!” dissi io.
“scusaci, stavamo mangiando e non ci siamo rese conto dell'ora.”
“ma va tranquille, non faccio mai caso ai ritardi io, anche perchè in primis sono io quello che arriva in ritardo”
selen indico la sua amica e disse “Julie, Oliver. Oliver, Julie”
“Piacere” dicemmo contemporaneamente.
“allora, dove si va?” chiesi.
“non saprei, hai fame?” chiese Selen.
“cazzo si!” “allora, andiamo a mangiare!”
ci dirigemmo al McDonald's appena fuori la stazione centrale, guardando i piccoli gruppi di gente che andava al durex e noi che gli ridavamo dietro. Arrivati davanti al Mc urlai “Yhea! Oggi si mangia cibo schifoso!” seguirono le risate di Selen e Julie. Entrammo nel Mc e io mi misi in fila per ordinare, con Selen e Julie al seguito. Selen, ve la introduco in breve, era una ragazza di 20 anni, della provincia di Milano, era una dark, amava quindi vestirsi di nero e truccarsi pesantemente, il suo idolo era Marylin Manson.
“allora che prendi?” mi chiese Selen.
“mhn...non saprei, non so mai cosa prendere al Mc!” poi mi rivolsi alla commessa “allora prendo..patatine grandi, coca cola grande e un big mac!”
“prende il menu grande?”
“il cosa?” mi sentivo un vero ignorante. E la commessa continuava “il menù grande?...si lo prendi.”
“..se lo dice lei!”
Preso il mio cibo, ci dirigemmo sotto, dove ci stavano i tavoli. Arrivato in fondo alle scale guardando per terra per non cadere, alzai lo sguardo: davanti a me stavano Denny Snob e i suoi amici e...Vanny.
“che succede?” mi disse guardandomi incuriosità Selen.
“c'è qui Denny e Vanny” le dissi sottovoce girandomi di colpo verso di lei.
“chi? Ahh. Ohh.”
“chi ci sta? “chiese ancora piu incuriosita Julie.
Selen le spiego la situazione “praticamente Danny è un tizio 'famoso' su netlog a Roma e che poco tempo fa, aveva preso un fotogramma della faccia di Oliver per metterla come foto sul suo profilo per prenderlo in giro, ovviamente non era un problema per Oliver, dato che comunque...lui fa sempre facciaccie strane! ...e Vanny? Chi è?”
sospirai “Vanny...” Vanny era l'ex fidanzato della mia ex migliore amica. Eravamo perciò diventati ottimi amici, era rimasto a dormire anche piu volte a casa mia e abbiamo pure dormito nello stesso letto insieme. Vanny, pero, un giorno mi disse che io in realtà non avevo amici e che tutti, ma proprio tutti, mi prendevano in giro per come vestito e per il mio stile e che quindi, secondo lui, in realtà non avessi amici. Ne segui una perfida discussione che fini con la fine della nostra amicizia e l'inizio della nostra guerra. C'era solo un problema, in quella guerra era coinvolto solo lui.
“bah sediamoci” dissi io.
Ci sedemmo e io iniziai a mangiare senza dare troppa importanza alla presenza di quei due deficenti.
Purtroppo loro l’avevano data a me..
“hey Livio!” mi disse con un tono molto allegro Vanny. Io d’altro canto girai la testa verso di lui lentamente con un sorriso che era piu falso di quello di Madonna quando vede Lady GaGa ad una premier.
“hei vanny” risposi senza troppa enfasi anch’io. Lui stava esattamente poco piu sopra di me, lo era perché stava poggiando sulle scale e noi ci eravamo messi proprio in parte alle scale, ammetto che non fu una mossa molto furba.
“Allora, come te la passi?” continuo Vanny, e io che mi chiedevo del perché la gente andasse al Durex. Chiaro, per lo stesso motivo per cui Vanny tentava di avere una conversazione con me: scemenza.
“me la passo meglio di te!” “meglio di me?” “si, esatto. Meglio di te” gli dissi con un sorriso veramente sincero.
Mentre Vanny rimurginava sulla mia risposta molto azzeccata, Denny dietro di lui, si stirava il ciuffo e poi se ne andava. Non ne capii il reale motivo, pensai solo che non avesse senso. Darmi fastidio per così tanto tempo e ora che aveva l’occasione di smerdarmi dal vivo, niente. lui se ne andava. Scemenza!
“ma hai i tacchi?” chiese molto, troppo curioso vanny.
“no…perché?”
“ho sentito, che a volte vai in giro coi tacchi”
“beh si e allora?”
“niente, ho sentito che ti hanno visto in Porta Nuova a Bergamo con dei tacchi rossi”
A quel punto iniziai davvero ad irritarmi.
“no. Prima di tutto, avevo dei tacchi a stivale argento, non rossi. La gente che ti avra informato sara daltonica, e comunque è successo, cosa ti interessa? E in oltre, quando è successo, io ero di ritorno da un after ed era sabato mattina ed erano le 9:00, sono passato in Porta Nuova per prendere il pulman e andare a casa facendo i minimi sforzi, prova tu a stare in giro per quasi 12 ore su dei tacchi da 12 cm. Bah, non capisco perché ti interessi tanto”
Quelle furono le utlime parole che probabilmente vanny volle ascoltare. Se ne uscii con un “e quindi staresti meglio di me?” forse voleva cercare una frase ad effetto, anche perché per la maggior parte del resto del tempo se ne resto zitto ad ammirarmi mentre mangiavo con le mie amiche. Dopo un po se ne andò, ma non gradii molto questa o le altre sue scenate.

Piu tardi, tanto sudore spremuto, soldi sparsi in giro e due birre dopo. “wow quel negozio Vintage era fenomenale Selen, dobbiamo tornarci!” dissi io. “contaci!” mi rispose lei.
“adesso dove andiamo?” propose l’amica di Selen.
“negozzi di trucchi?” propose Selen.
“si dai. “ dissi io e poi continuai “…hey Selen. Tu credi che io sia patetico?”
“che minchia dici?”
“ecco, vedi. Dopo la scenette di Vanny con oggi, è tutto il giorno che ci rimugino su e mi chiedo se non stia facendo solo la figura dell’idiota.”
“ma no. Smettila di farti queste paranoie mentali e goditi il pomeriggio. Dimentica quell’idiota, il vero idiota è lui.”
Le sorrisi “beh..grazie per avermi tirato su di morale”
“e di che? Gli amici servono a questo no?”
Le sorprese quel giorno non finirono, dopo essere stati da Kiko a cercare i trucchi e dopo che io avevo speso fino all’ultimo centesimo per comprarmi un lucidalabbra rosso fragola, che adoravo. Uscimmo dal negozio e mi truccai immediatamente col mio lucidalabbra
“allora? Come mi sta?”
“ti sta divinamente!” mi dissero le mie due amiche.
Sorrisi e non facemmo in tempo nemmeno a fare due passi che una signora ci chiese “scusate posso farvi una foto?”
noi rimanemmo un po  sorpresi, ma acconsentimmo a farci scattare una foto da una sconosciuta, dopo di lei, delle altre persone ci fecero la medesima domanda. Passata anche questa buffa esperienza, notai degli occhiali in stile Rain Ban in un’edicola li vicino al Duomo, erano tigrati. Splendidi. Dovevo averli.
“aspettate, voglio assolutamente quegli occhiali!” il tempo di cercare nel portafoglio e mi resi conto di aver finito gia tutti i soldi.

Qualche giorno dopo mentre stavo al pc ad annoiarmi, una certa persona mi scrisse su una chat.
“hey ciao”
“…ciao” risposi io molto titubante.
“come stai? Non ci sentiamo da molto tempo. Come mai stai su questo sito?”
I dubbi in me erano tanti, era Claude. Un tizio che era molto popolare su internet anni fa e che ora era un tizio qualsiasi, già un anno fa mi aveva contattato dicendo di voler fare sesso con me, alla fine mi diede buca.
“ma…così e tu?” io tentavo di fare il finto disinibito, tentavo di fare finta che fossimo vecchi amici che si risentiva, anche se non era così.
“sto bene. …” la conversazione continuò, non ricordo come, ma continuò. Parlammo del più e del meno e alla fine mi ricordo che la conversazione cadde sul fattore “ex comune”. Avevamo entrambi un ex in comune: Faffy. Faffy era un ragazzo carino e dolce, che non riusciva a catturare il mio interesse. Ci sono stato insieme per due settimane. Piu o meno fece lo stesso Claude, solo piu crudele: al primo appuntamento gli fece un pompino, Faffy a Claude.
Dopo aver ripercorso “il tunnel del divertimento dei ricordi passati” ed essere tornati ad argomenti piu moderni e veri, ci ritrovammo a scambiarci i rispettivi indirizzi email.
Scherzammo per qualche minuto su msn, iniziando piano piano ad immaginare un ipotetico giorno in cui io sarei andato a casa sua e nel quale giorno ci saremmo divertiti come matti come vecchi amici, la conversazione mantenne un tono realtà-fantasia ancora per poco, e da lì a poco ottenni un invito per il giorno appena seguente per andare a casa sua. Ma la realtà-fantasia non andò via, anzi, si sposto solo di qualche centimetro, andando sull’argomento successivo: sesso.
Io e claude non eravamo vergini di quel argomento, soprattutto tra noi due e ancora di piu in generale. Entrambi avevamo collezionato un bel numero di… uccelli? Fatto sta, che la cosa mi intrigava molto… e mi terrorizzava.

Il giorno successivo. Dopo mezz’ora di treno, due aspirine d’ansia e una per l’emicrania e dieci minuti di attesa come un baccalà alla stazione, mi stavo guardando attorno con i miei occhiali da sole, notando che la gente mi osservava, soprattutto due ragazzine dall’altra parte della stazione che mi guardavano con un fare sinistro e ridacchiavano tra di loro, scoprii in seguito che erano due mie cosidette “fans” e mi scrissero su face book la stessa sera.
Squillo del telefono. “si?” risposi io.
“mi vedi? Sono sulla macchina grigia” mi disse Claude al telefono.
“macchina grigia?” mi guardai attorno e poi lo vidi. Andai verso di lui, sicuro di me stesso, imprevido e totalmente spaventato, chiedendomi che cosa ne avrei ricavato da quell’incontro.
“ma allora? Ciao!” dissi io entrando in macchina
“wee ciao” mi rispose solarmente lui.

Il giorno successivo. Dopo mezz’ora di treno, due aspirine d’ansia e una per l’emicrania e dieci minuti di attesa come un baccalà alla stazione, mi stavo guardando attorno con i miei occhiali da sole, notando che la gente mi osservava, soprattutto due ragazzine dall’altra parte della stazione che mi guardavano con un fare sinistro e ridacchiavano tra di loro, scoprii in seguito che erano due mie cosidette “fans” e mi scrissero su face book la stessa sera.
Squillo del telefono. “si?” risposi io.
“mi vedi? Sono sulla macchina grigia” mi disse Claude al telefono.
“macchina grigia?” mi guardai attorno e poi lo vidi. Andai verso di lui, sicuro di me stesso, imprevido e totalmente spaventato, chiedendomi che cosa ne avrei ricavato da quell’incontro.
“ma allora? Ciao!” dissi io entrando in macchina
“wee ciao” mi rispose solarmente lui.
“certo che dirmi ‘sono sulla macchina grigia’ è un po’ vago non credi?”
“ahah beh si. In effetti un po’ lo è”
Girò la macchina e ci dirigemmo verso casa sua.
“oddio” dissi io per rompere il ghiaccio, è tipico di me. Per rompere il ghiaccio dico di tutto, ma proprio tutto.
“… qui è dove sono passato col parassita” il parassita era un ragazzo un po’ conosciuto nella zona Milano – Bergamo, che tutti odiavano, o quasi o ( meglio ) non ancora. Il sopranome derivava certamente dalla sua altezza e… dal suo odiosissimo modo di fare: stupido, da bambino e totalmente antipatico. Usai l’argomento parassita varie volte in quel giorno con lui, per sciogliere il ghiaccio chiaramente.
“ahah oddio quel coso…”
“wow, ma questo è il nuovo album di Madonna? ‘Sticky & Sweety Tour’?”
“si, me lo ha regalato mia madre per il compleanno”
“è splendido.”
“gia, la adoro”
“lo so che l’adori”
“ah si?”
“beh sai, per ‘certe’ cose su ‘certe’ persone ho una buona inusuale memoria”
Si limito ad un sorriso leggere con una piccola risatina. Non capivo se capiva il mio gioco. Io, Claude, lo ammiravo da vari anni, a dire il vero lo odiavo nel profondo e non molto spesso in segreto, anzi. Le litigate con lui, gli sguardi ignorati, le occhiatacce, non erano di certo un ricordo lontano, eppure… lui mi piaceva. Mi piaceva davvero. E io piacevo a lui.
Lui era lì, e io gli ero accanto. Perché? Era forse un segno del destino? O era semplicemente uno stupido gioco sinistro di questo odioso gioco chiamato destino?
Le domande mi assalivano e più mi assalivano più impazzivo e più non sapevo cosa dire!
Poco dopo arrivammo a casa sua. Mi spiegò quello che gli spiegò mia madre sulla zona. Mia madre era originaria di quelle zone e lì tutt’attorno vivevano alcuni nostri parenti.
Salimmo in casa sua, Scherzando come vecchi amici. Avevo dei dubbi. Ero molto intimidito. Non sapevo bene che dire, eppure qualcosa ricordo che dicevo. Parlammo delle solite cose di cui parlano due finti vecchi amici che fingono di essere amici e di avere molte cose in comune quando prima invece l’unica cosa per cui si calcolavano era un comune “vaffanculeggio” a vicenda. Ovvio!
Ci mettemmo a guardare la tv, ridendo dietro a tutti quelli che vedevamo in tv. E dichiarando il nostro condiviso disprezzo per la società di oggi. Mi chiedevo: com’è possibile che due persone che sono così affini e hanno così tante cose in comune e vanno così d’accordo, possano essere state nemiche per così tanto tempo? Boh.
Forse le persone a volte si stanno sulle balle, punto e basta. E poi se provano veramente a parlare, sono i migliori amici dell’universo. Le relazioni fra persone sono tutto un caso? Sono programmate? Cerchiamo di programmare il nostro fortuna con una persona, ma va veramente a finire come ci avevamo programmato prima di conoscerla veramente? E soprattutto, quando iniziamo veramente a conoscere una persona?
La prima impressione forse deve essere cancellata dai dizionari o da qualsiasi altro registro di parole, perché se tutte ste seconde, terze, quarte volte sono vere, e lo sono, allora la prima e forse anche la seconda impressione di una persona sono inutili e bisogna volarci sopra.
Che casino. Magari qualcuno di voi può pensare: ora va a finire che litigano.
… diciamo che è successo qualcosa di analogo…
“che stanchezza, ti va di farmi un massaggio?” mi propose lui.
“un massaggio?” risposi io allibito.
“si” netto.
“ehm…va bene. Ma guarda che non ho la minima idea di come si faccia!”
“…fa niente!”
Okay, i miei dubbi erano in tilt! Avevamo parlato di sesso effettivamente i giorni precedenti, ma era per scherzare. Mhn…
“ora lo faccio io a te” disse lui.
“okay” dissi nettamente io, non amo farmi fare massaggi, ma farmelo fare era meglio di farlo. Sono impedito in ste cose!
“mhn….pero…mica male!” dissi io. Lui mi stava sopra a cavalconi, e io sotto.
A quel punto mi parve abbastanza chiaro dove volesse andare a parare. D’altra parte. Cosa devono fare due poveri piccioni con una fava?
“lo soffri il solletico?” mi chiese mentre mi stava gia facendo il solletico.
“oddio si!” mi misi a ridere per il solletico e tentai di farlo a lui. Mettendolo K.O.
Il massaggio divenne una specie di lotta al solletico.
Scappò in camera da letto.
“dove scappi?!” lo insegui.
La stanza era piena di nostre risate, essendosi appena trasferito in quella piccola casa, era chiaro che non potevano esserci molte cose.
Iniziammo a fare la lotta, povero. Lui era molto magro e per questo non aveva un muscolo quasi, lo stendevo come niente e finiva subito il divertimento. All’inizio lo lasciai tenermi testa, ma poi lo prendevo, e lo rimettevo K.O. e finiva il divertimento.
Così dopo 10 minuti di tira e molla a giocare/provarci sessualmente... presi l’iniziativa!
Avevamo parlato si di sesso, ma lui doveva stare sopra. Alla fine ci stetti io.
Lo baciai. Ci baciammo! E fù tutto un fuoco. L’aria condizionata non serviva a fermare il nostro calore.
Passammo quasi tutto il pomeriggio a farlo, con io sopra naturalmente.
Mi disse che ero molto bravo e che lui di solito durava tanto, ma io lo facevo venire quasi subito.
Per fortuna nessuno dei due venne subito, anzi. Facemmo anche una pausa nel mezzo, per la cena.
Scherzavamo come cari amici e fidanzatini affezionati. Mi chiesi: se con lui sto così bene, la pensiamo uguale su molte cose, fra cui le relazioni e la vita sessuale, e facciamo anche del sesso fantastico, potrebbe essere un compagno potenzionale? Invece di un finto vecchio amico con cui fare del sesso occasionale?
Fu uno dei pomeriggi più belli e più strani che abbia mai vissuto. Non ci mettemmo insieme. Ma ci tenemmo comunque in contatto. Tutt’ora ci sentiamo spesso, come amici.
A sera me ne tornai a casa, dopo aver passato una bella giornata. E dopo aver programmato altre giornate simili, che pero non si manifestarono mai, per l’avvenimento di certe circostanze che hanno cambiato totalmente la situazione, sia da parte mia che sua, ma siamo rimasti amici in contatto.
E dopo tutto questo, posso solo dire: che non ho più idea di cosa mi possa riservare il futuro, né con qualcuno, né con qualche situazione o altro ancora.
A volte le persone tornano e basta, in qualsiasi circostanza, che sia la stessa o che sia una totalmente diversa. Certo è, che è bello sapere che certa gente non ti abbandonerà mai nemmeno se si vuole, anche se questo non vale per tutti.

Casualità Strane

Martedì mattina. Stranamente quel giorno mi svegia abbastanza presto, facevo colazione nel miglior modo possibile latte, biscotti e 'sex and the city' su internet, quando mi madre entra in camera mia chiedendomi: “Livio, ieri quando sono andata su internet a guardare su internet, sono finita su un sito porno gay!”
io: “beh ci sei finita tu”
lei: “nono, era uscito fuori dalla cronologia, ci sei andato tu?”
in quel momento mi chiesi quanto fosse stupida mia madre! Imbarazzatissimo risposi: “nono, non lo so”
lei: “allora c'è qualcuno che usa il tuo pc di nascosto!”
questa teoria era cosi stupida quanto la domanda precedente, mi chiesi se mia madre ragionasse qualche volta o se il suo cervello non avesse iniziato a fare cilecca a 56 anni! Come era possibile una tale teoria? Cosi le dissi: “ma no mamma, dai susu lascia perdere”
lei: “e va bene” e usci dalla mia camera. Io, subito, andai nella cronologia a cancellare qualche traccia inapropiata, riflettendo sulla figura di merda appena fatta, ma mia madre pensa prima di parlare? Una qualsiasi persona avrebbe fatto due più due e non mi avrebbe detto niente, perchè avrebbe intuito il mio imbarazzo davanti ad una domanda simile, come farebbe ogni persona!
I giorni passarono e mi accorsi di essere completamente solo in amore, i pochi inciucchi che avevo morirono lì dove erano nati e io tornai ad una vita da single felice e spensierata senza troppo problemi...o quasi. Una mattina mi alzai presto, dopo una buona colazione, qualche ora davanti al pianoforte e un litigio con la mia matita nera dopo, decisi di uscire a prendere il pane struccato, cosi decisi di passare in centro per comprare anche una matita e un fottutissimo temperino! Ero cosi stufo di avere la matita sempre temperata male, in modo tale da farmi male all'occhio, che decisi di comprarmene un'altra con l'apposito temperino. Anche perchè l'altra matita era andata distrutta, un po per il temperino e un po per il mio nervoso. Completamente struccato, e con al telefono un mio caro amico di Roma, mi diressi verso il supermercato vicino a casa. Mentre chiaccheravo del piu e del meno col mio amico al telefono, mi diressi verso il reparto del pane del supermercato. La solita tipa non c'era, ma c'era un ragazzo. Io intanto stavo parlando al telefono,, mi guardo sorridendomi, io gli indicai il pane. - 6 panini per favore. - lui prese, me li mise nel sacchetto, li pesò e disse – solo? - - si, solo. -
me lo diede in mano e mi sorrise e mi fece pure un occhiolino! Me ne andai, perplesso. Aveva appena flirtato con me? Oppure era una cosa che faceva sempre? I dubbi salivano e il mio amico al telefono non faceva che ripetermi – ci ha provato con te! - ero confuso. E se avesse avuto un tick?
Mi diressi coi miei dubbi e i soldi di mia madre in centro, a comprare una matita nuova e un temperino adatto, cosi da non avere piu problemi. Dopo una ricerca mitologica per trovare i soldi nella borsa, andai alla cassa dove la cassiera, mi sorrise e mi disse sfacciatamente – che figo che sei! -. intimorii, sono molto timido io, sapete? Io intimidito le risposI – beh, grazie! Ma mi sono appena svegliato... - e lei – ah, beao te! - sorridendomi. Ok, lei è stata piu sfacciata, ma francamente ero piu interessato al panettiere.
Uscii dal negozio sentendomi potente e fiero di me stesso, mentre aspettavo il semaforo verde, schiacciai piu volte il pulsante per far diventare il semaforo verde appunto. Mentre lo facevo una signora mi noto e mi chiese – ma perchè schiacci li sotto? - stavo schiacciando i pulsante per i ciechi, quelli che stanno nascosti sotto. - lo fai tanto per, o cosi fa prima? - - perchè cosi fa prima! - lei ne rimase affascinata dicendo – ma va? Davvero! - e in quello stesso istante, il semaforo divenne verde.
Mi diressi verso la pensilina nel pulman sentendomi piu che fiero, anche se non potevo non schifarmi per il caldo, i capelli spettinati, la faccia struccata e il sudore che saliva dalle mie gambe. Eravamo a giugno col caldo torrrido e io andavo in giro con i pantacolant di finta pelle!
Dirigendomi a casa, non potevo fare a meno di pensare a quanto potesse essere meravigliosa la mia vita! Tornato a casa, la vita mi apparve molto meno meravigliosa.
Mio fratello mi accolse con un: - dove sei stato? Perchè ci hai messo tanto? Quando esci a comprare il pane devi tornare subito, chiaro? Ora siediti a tavola e mangia! - decisi di tagliare corto – no. Ho caldo, vado a farmi una doccia. - lui cerco di fermarmi, ma non ci riusci. Tanto per informarvi, io odio mangiare con la mia famiglia, preferisco mangiare in pace e da solo!
Intanto ripessavo alla mattinata, non riuscivo a togliermi dalla testa il panettiere, chissa se quell'occhilino poteva significare qualcosa...
il resto della giornata lo passai tra le mura di casa, non avevo molta voglia di uscire, passai il pomeriggio fra pettegolezzi, perplessi mentali e pianoforte.
Ma in generale non potevo fare a meno di pensare la panettiere e alla mia vita sentimentale.
mi resi conto che avevo tanti piccoli flirt e robine qui e la, ma nulla di nemmeno vagamente serio, è come se avessi una serie di mini petardi e io fossi in una trincea che necessito di bombe vere!
presi una decisione: tentare di attacare bottone con quello del panettiere: come?
L'indomai mi svegliai tragicamente, gia il giorno prima ebbi diversi problemi nello svegliarmi, i miei mi tirarono giu dal letto alle otto del mattino, dicendomi di fare questo, quello e quell'altro. Che palle! Quella mattina mi svegliarono allo stesso orario del giorno prima, solo che io poi tornai a dormire perchè non ne volevo sapere di svegliarmi. Mi fece un discorso sulla scuola – devi pensare bene, come vuoi comportarti quest'anno, perchè sono tanti soldi, devi rinunciare anche tu, come noi a un po di cose. Blah blah blah – mentre mio padre diceva cose noiose come questo, io lo guardavo come un morto e non potevo fare a meno di pensare: ma non ho nemmeno ancora preso un po di latte! Mentre mio padre mi esponeva i problemi nell'iscrivermi ad una scuola privata che costa 6.000 euro all'anno, io mi dicevo, ecco perchè non volevo iscrivermi all'inizio, perchè mi vengono i sensi di colpa! E poi...inizio a dire - ...e comunque, quando ti danno i compiti li devi fare appena te li danno, non aspettare l'ultimo momento, non puoi rifiutarti di fare le cose, perchè è gia tutto pagato ed è tutto incluso, non devi dimenticare le cose a casa, non puoi arrivare in ritardo, e devi comportarti bene non come nelle altre tue cinque precedenti scuole! - lo faceva sembrare come se avessi frequentato chissa quante scuola, le cinque scuole erano: elementari, medie, e due scuola superiori, dato che a metà anno del primo anno cambiai scuola. Niente di strano, no?
Io facevo cenno di si con la testa, ma in realtà seguivo a stento quello che diceva, dato che la mente era ancora ennbiata dal sonno. Tornato in camera, mi buttai nel letto cercando di non pensare, mi fu difficile. Mia madre continuo a urlare per farmi svegliare, e io la odio per questo. Ho le sue urla che mi rimbombano nella testa persino ora, non ce la faccio piu. E poi mi chiedono perchè ho tanta voglia di andare a Roma, Torino e/o San Remo dove mi hanno invitato dei miei amici, semplice: per stare lontano da loro per un po! Ma chi glielo fa capire a quelli?
Quando mi alzai, quando volevo io, mi misi al pc tranquillo. E mia madre si tranqullizo. Arrivato mio padre, mia madre ando fuori di matto – eh, te lo avevo detto che veniva a casa papa! -
e quindi? - dissi io.
- e quindi adesso non c'è il pane in casa e noi adesso dobbiamo uscire! - aggiunse lei, ma io ribattei – ma tu non mi hai detto niente! Ci credo che non c'è il pane, sarei anche andato prima se solo me lo avessi detto! -
ma io te l'ho detto! - mio padre allora intervenne – possibile che quando ti si dice una cosa tu non ascolti mai la prima volta e non lo sai mai? - io evitai di rispondere, perchè la conversazione era gia abbastanza assurda. Mia madre non mi aveva affatto detto di uscire a prendere il pane, pensavo ci avesse gia pensato lei. Vabbeh, la mandai a quel paese mentalmente e uscii di casa, dirigendomi verso il supermercato....
dove ad attendermi, stava il panettiere del giorno prima. Ero senza cuffie, senza telefono, solo “Il Diario di Carrie” in mano. Arrivai disinvolto al banco dei panini. Lo guardi, mi sorride e mi disse – ciao! - - ciao! - dissi io. - vorrei del 6 panini di quelli misti -
solo questi? - chiese. - si – risposi io.
Mi fece il pacchetto, me lo diede, mi sorrise ancora, io sorrisi a lui e ci guardammo negli occhi! Di solito io non guardo mai in faccia una persona, questa volta mi sforzai di guardarlo, e lui stava di sicuro guardando proprio me sorridendomi dolcemente! Mi girai, e andai via, andai in un corridoio, a metà mi girai e lo guardai. Lui mi stava guardando di nascosto. Giocammo un po a “vedo, non vedo” e piano piano procedetti verso la cassa, per poi andarmene sul serio.
“sto flirtando con un panettiere” – dissi al telefono a Sara, una mia cara amica che frequentavo da poco ma gia molto amica.
“oddio davvero?” rispose stupida.
- sisi -
- Ma è bello almeno? -
- Bello? È un figo da paura! -
- ahah wow! Beh, allora sei messo bene! -
- si, ma non so come far evolvere la situazione – gli dissi mentre camminavo per la cucina aprendo il frigo e prendendo il mio yougurt preferito alla banana.
“beh, cioè che vuoi dire?”
“ma...è che lui è un panettiere, io il ragazzino che prende il pane alla mattina, non so come far evolvere la situazione, come attarre bottone...”
“ah capisco” - io intanto mi appogiai al banco della cucina e stupendomi di me stesso escalamai: “forse potrei dirgli 'hey che bell'orecchino che hai!' sai lui ha un orecchino. e...cosi inizierei a parlarci, no?”
“si è una buona idea, prova a fare così!”
“e tu invece?” le chiesi.
“ma. Guarda lasciamo perdere”
“perchè cosa succede?”
“ma è che....” Sara si frequentava da tempo con un ragazzo: Matteo, un ragazzo di 19 anni con i rasta e un buon senso dell'umorismo tanto quale il buon senso per il sesso e le relazioni, infatti lui era fidanzato da tempo con una ragazza e questa non era Sara, Sara era l'amante! Malgrado lei lo abbia incitato piu volte a mollarsi con la prima ragazza, Matteo riusciva a trovare sempre una scusa per non farlo, lasciando Sara in balia del suo comando supremo. Un vero maschilista coglione a mio parere.
“...sembra mi prenda in giro, insomma non mi da ascolto. E sta ancora con quella!”
“chiudi le gambe e vedrai che iniziera a pensarci!”
“scusami?”
“ma si! Allora, la chiave per conquistare un uomo è farti desiderare da lui. Fidati, lo so bene!”
“ma...lui è cosi bello...e io...non resisto...”
“Oh! Insomma! Chiudi le gambe per una settimana o due e vedrai che dopo scoperai e godrai come una porca per un anno intero!”
Intanto a proposito di idiozia, quella sera mi sdraiai sul letto, ebbi a malapena il tempo di farlo che mi squillo il telefono. “chi diavolo è?!” era Alexander.
“ciao amore!” disse entusiasto
ed io “ciao...”
“come stai?”
“b..bene tu?”
“anche io!...” la conversazione si prolungo parlando del piu e del meno l'uno dell'altro, parlando di amici, conoscenti, litigi e annedoti da raccontarci, finche...
“senti, posso chiederti una cosa?” mi disse
“certo...cosa?”
“ti va di venire da me nella mia città?”
momento di silenzio imbarazzante in cui ero perplesso.
“ci sei?” ripetè.
“sisi, ci sono scusa. Scusa...vuoi dire io venire lì?”
“...si....”
“intendi che vengo lì per le vacanze? E resto a casa tua da te?”
“...si...”
okay ero felice! E poi continuo:
“vieni qui un mese, resti qui con me. E poi a settembre mi trasferisco a milano e continueremo...quello che ci sara fra di noi!”
“ti trasferisci a Milano?”
“sisi, domani io e i miei saliamo e andiamo in cerca di un appartamento per me”
“wow...beh provero a parlarne con mia madre...”
“dai si, ti prego. Ti voglio qui”
quelle parole mi sembrarono gioiose per le mie orecchie, anche se non ero nemmeno sicuro ma preferii lasciarmi trasportare da questo qualcosa, piuttosto che rimanere in balia del nulla.
Nei giorni successivi ottenni una serie di strani incontri del primo e del secondo tipo, con dei ragazzi che mi chiedeva un terzo tipo di incontro. E....col mio panettiere. Il giorno dopo ci tornai e non mi disse niente, né fece qualcosa di ambiguo. Cosi fece anche altre volte che ci riandai. Iniziai a pensare “ma posso essere così idiota?”
capii, il panettiere era, forse, tutta una fissa mia ed era comunque meglio che mi concentrassi su quello che era “certo” pensavo che Posh, potesse essere un qualcosa di certo e sicuro. Mi sbagliavo.
Su un sms potei leggere “teso, i miei genitori hanno cambiato idea. Non vengo piu a Milano.”

8 Mesi

La vita, si sa, è fatta di piccole cose. Una delle cose che amo fare di più è girare tra le 10 e le 12 di sera per casa con le luci spente e tutto spento, riempiendo la casa dei miei pensieri. Cosi che la vera musica di sottofondo diventa per l'appunto i pensieri e l'oscurità e il silenzio della notte diventano una discoteca di suoni, con violini elettrici e sintetizzatori alla avanguardia.
In questa orgia di silenzi e pensieri, ne risaltava uno, l'avvicinata del mio anniversario: 8 mesi da single!
Arrivato a ormai 8 mesi, decisi di richiamare il mio ex spasimante e chiarire e vedere se la nostra storia era salvabile. Ste, al telefono, mi disse che la nostra storia non era finita, ma lui aveva bisogno di tempo, mi disse:
“ho bisogno di tempo per riflettere, devo capire cosa voglio veramente da una relazione e in cosa sono in cerca”
io: “beh ma frequentandoci lo capirai piano piano, no? Era tutto cosi perfetto!”
Ste: “il punto è quello! È sempre cosi quando inizio a frequentarmi con qualcuno. Te l'ho detto, con te voglio che vada bene, perchè ci tengo a te e credo che si potrebbe veramente creare qualcosa di grande, ma devi darmi tempo per riflettere. Perchè anche le altre volte, all'inizio era cosi e poi...guarda come sono finite! Per cui voglio capire e concentrarmi su me stesso ora”
io: “...capisco...ma io che dovrei fare ora?! Aspettarti!? Lasciarti perdere? Io ci sono rimasto molto male e non voglio perderti per una cosa cosi!”
Ste: “non saprei, lo so che non posso chiederti di aspettarmi, ma non posso fare altrimenti”
io: “e se per un po ci sentissimo solo per telefono e ci vedessimo qualche volta, senza dare pressioni di nessun tipo? E intanto attendiamo che tu...sia pronto e ti sia trovato interiormente?”
Ste: “tu vuoi?
Io. “te lo sto chiedendo io, tu che dici?”
Ste: “facciamo cosi allora”
io: “perfetto”
cosi ora sono in una fase single ma non impegnato circa all'inquasi, insomma non lo so.
Intanto il truzzettino non si è fatto piu sentire, cosi gli scrissi, ero troppo nervoso per far si che quello la facesse franca: ”no solo per sapere: perchè non mi scrivi piu?
guarda voglio solo sapere il perchè, non sopporto la gente maleducata che ti scrive e poi ti lascia lì come un povero deficente “
Lui: “eh scs si hai pienamente ragione........è ke boh ho altro x la testa........xo c pox sent ne”
Io: “hei sei tu quello che mi chiede di uscire e poi sparisce! “
Insomma un fiasco totale, decisi pero di chiamarlo nei giorni successivi perchè non volevo che uno mettesse i piedi in testa e non avrei mai permesso a qualcuno di prendermi in giro in questo modo.
A proposito di gente strana, intanto anche Rich Vegas un ragazzo tipo nazzi dichiarato etero, sembrava provarci con me. Non capivo, né io né i miei amici, se ci provasse con me o volesso solo fare amicizia, anche se quello che diceva e l'apprensione che dimostrava nei miei confronti indicavano a TUTTI che lui volesse piu che essere un amico. Gli chiesi di uscire quel sabato ma non era disponibile, pero eravamo arrivati entrambi ad un punto in cui volevamo assolutamente uscire insieme o perlomeno conoscerci. Gli uomini, perchè in una società cosi “aperta” è ancora cosi difficile capire chi è gay e chi non lo è?
Sabato sera ore 18. un ragazzo di nome “Markino” mi scrive su un sito di incontri per gay, era carino e mi disse di non essere alla ricerca di sesso ma di una relazione costruttiva; lo aggiunsi in msn.
Su msn parlammo del piu e del meno, scherzando delle nostre vite e flirtando un pochino, fino alla fatilica domanda: “sarei troppo spacciato se ti chiedessi di uscire per un appuntamento?” chiesi io. “si...un po. No scherzo!” rispose lui.
“oddio mi hai spaventato! Allora se mai preferiresti un...non-appuntamento?”
“per me va benissimo! Quando?”
“mhn...martedì?”
“ok! Pero...volendo possiamo vederci anche fra poco!”
e cosi ecco che in due minuti avevo un “non appuntamento” e un “pre-non-appuntamento”. Ci vedemmo mezz'ora piu tardi in un posto vicino a casa mia, arrivai un po in ritardo come al solito.
“scusa il ritardo, non mi ero accorto dell'ora”
“tranquillo! Allora dove andiamo?”
“non saprei, giriamo un po?”
girammo per tutta Bergamo, scherzando un po su quella città che ci aveva visto crescere e che a entrambi non piaceva, parlavamo sopratutto di posti e luoghi che frequentavamo e che abbiamo frequentato, gente che conoscevamo, locali, musica, scuole e cose cosi. Alla fine del viaggio, ritornammo al punto di partenza, il parcheggio del palazzetto del ghiaccio vicino a casa mia.
“tutto sto giro per tornare al punto di partenza?” escalamai e lui rispose: “eh si!”
iniziammo a parlare del piu e del meno, e gli argomenti divennero piu personali, non parlammo di relazioni, ma sopratutto di cose che caratterizavano la nostra vita e ci facevamo domande a vicenda. O meglio lui faceva domande a me che a mia volta riproponevo a lui se potevano riguardarlo anche lui, ma non sempre era cosi.
Ripensando io quel giorno sarei pure dovuto andare a milano per festeggiare con amici e birra i miei 8 mesi single, ma per un imprevidibile acquazone il tutto non era avvenuto e io ero rimasto a casa. A quanto pare il destino ha voluto farmi festeggiare in ben'altro modo!
1 ora e tante stronzate dopo, arrivo il momento di riaccompagnarmi a casa. Scesi dalla macchina felice e divertito e gli chiesi: “ah forse riusciamo a vederci anche domani per il  'non appuntamento' , sai? Il mio amico sta male, sempre se non sei impegnato!”
“vedro, comunque non penso. Ti faro sapere!”
“ahah d'accordo a presto! Ciao!”
e se ne ando, entrai a casa rilassato e un pochino realizato! Era simpatico, socievole, un po timido, scherzoso, e rideva alle mie battute, ero sicuro di aver fatto colpo, anche se comunque tenevo qualche piccolo dubbio.
Tornando a casa dovetti frenare i miei pensieri mega positivi su io e lui, odiavo la mia mente quando volava e a quanto pare accadde l'impensabile, iniziarono a scrivermi sempre da quel sito di incontri, altri ragazzi molto piu che attraenti che mi chiedevano di chattare con loro, pensai “hey potrei rimediarci une balla scopata con uno di questi!” ma era veramente cio che volevo?
Io volevo assolutamente fidanzarmi e avere un rapporto sano e costruttivo con un'altra persona, pero l'idea di una botta e via non mi sarebbe dispiaciuta, solo che con le condizioni emotive in cui ero, non ero di certo in grado di sostenere una botta e via con un figo della madonna! Ero vulnerabile.
A proposito di situazioni che ti rendono vulnerabile, quello stesso giorno ma di mattina venni a sapere che il mio esame fatto al Liceo Musicale di Bergamo era piaciuto! Ma ero stato rifiutato, probabilmente avevano preso gente piu piccola di me e gente che gia frequentava quella scuola! Cosi ero perso non solo sulle relazioni, ma pure sulla scelta scolastica!
Intanto il bel fusto continuava a scrivermi e non sembrava nemmeno cosi pirla! Anzi, era in cerca di una storia...
era di brescia, aveva 24 anni e giocava a calcio fin da piccolo e scriveva anche! Insomma non sembrava cosi male!
Ci parlai in un alunghissima discussione in cui mi promise mari e monti, al momento mi feci prendere ed ebbi anche il terribile errore di dirgli che mi sentivo gia con altre persone, questo gli fece cambiare idea ma non del tutto. Col senno di poi mi dissi, ma dove voglio andare? Cosi lo lasciai perdere e cercai di evitare gente cosi, e capii che forse non è poi cosi brutto essere single.

Single Anche nel Lavoro!

Oggi mi sono svegliato poco scosso con gente che urlava di qua e di la e mio fratello che mi dava del fallito, solamente perché io 16enne non ho un lavoro e sto a casa a fare niente, sapete mi sono ritirato da scuola, ma comunque ci tornerò!
Fratello: “devi fare qualcosa, non fai un cazzo tutto il giorno!”
io: “ho anche 16 anni, cosa dovrei fare?”
Fratello: “ma non lo so!”
io: “eh, ecco! Appunto. Nemmeno io lo so, quindi prima di criticare dammi anche una soluzione oltre che criticare e basta, troppo facile fare cosi!”
Qualche ora dopo comunque, eravamo a tavola e mia madre si mise a pensare per me a qualche lavoretto da farmi fare. Lavori che io non voglio fare per la troppa fatica e il poco interesse che mi danno, essendo io un pensatore ed un artista non voglio ridurmi a fare lavoretti faticosi, non perché sono sciatto e frignone, ma perché fare certi lavori mi fa impazzire nel cervello. In effetti ho ricevuto un offerta di lavoro come ragazzo immagino in una comitiva di ragazzi che organizza eventi in varie discoteca della metropoli qui vicina MILANO. Ovviamente i miei genitori sono contrari ( eh te pareva! ).
cosi ho pensato, trovare il lavoro giusto, non è forse come trovare il partner giusto? Si può essere single anche nel lavoro?

Sesso, Droga e Manolo Blahnik

gli etero sono tutti gay e i gay sono tutti alieni!
chissa ormai piu dove inizia l'orgasmo e dove finisce il sentimento.
non lo so, io so solo che l'orgasmo è una gran cosa e che le puttane costano di piu per via della crisi.
Le vie di Bergamo fanno cagare fra tossici puttanieri e alici nel paese degli sballi cocainomani,
uffa e dire che io volevo solamente il mio bel negozio di Manolo Blahnik sulla XX st.!

SPIEGAZIONE:
il senso è che voglio un mondo migliore. ma invece ho questo che non mi piace, pero a modo mio lo rendo migliore. E cosi facendo non lo è, pero è meglio di prima. E diventa un mondo a metà strada fra quello che è, e quello che vorrei.

Quando Si Riconosce Il Flirt?

Dopo aver letto per SMS che il mio spasimante mi lasciava perché non era il momento giusto nella sua vita, dati i molti problemi che aveva, iniziai a ricevere messaggi privati su Facebook da un certo Daniele, un “disco boy” ( per non dire altro di più dispregiativo ) che di punto in bianco iniziò a scrivermi facendo dei complimenti per il mio stile. Parlammo di un po' di cose per conoscerci e, tra tante faccine sorridenti e battute sexy e divertenti, mi chiese di uscire e il mio numero di telefono. Disse che era per conoscerci e diventare amici, sarà così o è solo una scusa? E se è così: Quando si riconosce il flirt?
Le chat con Daniele proseguirono nei giorni seguenti fino a quando una sera mi chiese di uscire con lui il giorno seguente per andare al centro commerciale, purtroppo però al suo amico non andava a genio la mia presenza, cosi mi disse: “purtroppo al mio socio non va a genio che tu venga con noi perché sei alternativo. Facciamo io e te da soli mercoledì?” i sospetti salirono sempre di più e i dubbi anche.
Che cosa voleva dire con questo messaggio? Anche prima con altri messaggi mi scriveva cose poco chiare per un individuo come lui. La sera prima, infatti, mi aveva scritto “ho finito i messaggi ora, purtroppo. UFF” ora, perché uno dovrebbe dire 'uff ho finito i soldi non posso scriverti', a meno che non sia interessato a parlarti per uno scopo che va oltre la semplice amicizia? Insomma ero pieno di dubbi e incertezze.
Intanto i dubbi non erano di certo riservati solo a lui. C'era un'altro ragazzo: Deby.
Deby aveva 24 anni, bello, attraente, simpatico, carismatico, pelle abbronzata, occhi castano intenso e una pelle liscia come la seta! C'erano solamente due problemi: la fidanzata, mia migliore amica, e un suo passato non del tutto chiaro che lo vedeva protagonista di avventure con la droga. Deby è quel che si dice "un puttaniere scopa tutto e tutti", davanti alla fidanzata si faceva tutto e tutti, palpava tutto e tutti e saltava addosso a tutto e tutti! Dopo un'attenta analisi scoprii che lui e la mia migliore amica non erano fidanzati in realtà, ma stavano solo uscendo, pero io nei suoi panni sarei la persona più incazzata della Terra! Fatto sta che io 'sto Derby, dopo che mi aveva baciato due volte di sua spontanea volontà, dopo che lo avevo visto provarci con altri ragazzi e dopo aver sentito sue dichiarazioni bisessuali, mi prese la voglia di provarci con lui! Magari non me lo sarei portato a letto subito, però avrei tentato. Il rischio maggiore era riservato al fattore "Malattie Sessualmente Trasmissibili" delle quali lui potrebbe esser portatore, per fortuna esistono i preservativi per queste cose!
La mia amica Sara non è stata fortunata! Lei aveva fatto sesso con Deby qualche settimana prima SENZA PRESERVATIVO, e stava iniziando a preoccuparsi di avere l'Epatite, di cui Deby si diceva essere portatore, anche se comunque era certo che lui stesso ne era stato malato tempo prima.
Intanto con Daniele sembrava che ogni messaggio portasse ad un passo successivo, infatti da "cosa fai cosa non fai" siamo giunti a discorsi del tipo "chi è il più bello e che cosa cerchiamo sentimentalmente". Questo ci posrtò a uscire insieme uno dei giorni seguenti.
Nell'attesa di quel fatidico giorno, io e un tale di cui non ricordo il nome ci demmo appuntamento vicino a casa mia per un "incontro". Andati poi nella mia cantina per fare sesso, iniziammo abbastanza bene. Era senz'altro ben dotato, non era magro né particolarmente bello, però era una botta e via! Dopo esserci masturbati a vicenda per un po', ci facemmo entrambi dei pompini e dopo lui mi prese da dietro e me lo infilò senza chiedere nemmeno “Posso entrare?”. Per mia fortuna mi ero già “massaggiato” quella zona qualche minuto prima e non ci furono problemi nell' entrare da parte sua, anche se questo mi fece capire che razza di “genio” del sesso ero andato a trovare! Poi ,quando toccò a me, lui era totalmente incapace di prenderlo in culo! No davvero! Gli infilai 1 dito e lui stringeva; lo sanno tutti che quando te lo fai mettere in culo non devi stringere! Glielo misi dentro e poi via, mi disse che nemmeno gli piaceva tanto e che voleva venire segandoci a vicenda, come due adolescenti. Ok noi lo eravamo, ma io sono un 16enne favoloso, quindi mi discosto dal resto dei teenager! Quando avemmo finito e io venni, mentre lui si stava ancora mettendo all'opera per il gran finale, guardai il mio operato per terra chiedendomi: "cosa ci fa un ragazzo cosi fico con uno cosi che non sa nemmeno scopare?". Speravo che la regola "noioso nella vita gran scopatore a letto" fosse vera.  Forse lo è, ma di certo non è questo il caso. Tornando a casa realizzai: questo sì che è saltare il flirt, ma speravo ne valesse la pena. E poi mi chiesi: "il flirt ,quindi, si fa solo con persone con cui si spera di fare di più che una semplice scopata?". Beh, magari alcuni scopatori occasionali te lo dicono e basta, o magari ti rimorchiano flirtando. Il flirt a cosa può condurci?
Di certo ci può condurre a fare un emerita figura di merda se l'altro ti prendeva in giro illudendo le tue aspettative, infatti dopo 3 giorni Daniele già non mi scriveva più. Avevo sbagliato io? O forse era tutta una presa in giro? Ma allora perché una cara amica avrebbe dovuto dargli il mio numero di telefono? Il mistero non finiva qui.QUANDO SI RICONOSCE IL FLIRT?

I Feel An Unusual Feeling

A volte mi chiedo cosa mi giri per la mente, intendo dire, perché c'è bisogno di sentire un sentimento?
Quando siamo single facciamo di tutto per essere fidanzati, quando lo siamo facciamo di tutto per avere degli amanti, ha senso tutto questo? Eppure io mi sento continuamente solo e depresso alla ricerca continua di un sentimento grande che mi dia felicità e sicurezza, ma allo stesso tempo ho un po paura di questo, perché ogni volta che conosco qualcuno mi chiedo sempre: e se ci fosse di meglio? Odio i sentimenti!
L'altro giorno ho risentito un mio vecchio amico ( non che ex ), mi ha confidato di essere innamorato di una ragazza e poi mi ha chiesto se mi frequentassi con un certo Ste. Chiesi di più, perché un solo “Ste” non poteva farmi capire, e mi parlò di un certo “Dade”, lo definì “Il suo caro ex dade, o il mio dadino” o qualcosa del genere. Il pensiero che lui aveva trovato la felicità con qualcuno ed era riuscito a passarci sopra tanto da trovarne anche un'altro, senza rimanerne troppo coinvolto sentimentalmente e senza rimpianti, mi fece deprimere, cosi lo salutai in quattro parole e me ne andai via, depresso, solo, confuso. Perché abbiamo bisogno di certi sentimenti?

Rock N Dance

Non posso fare a meno di pensare una cosa: perché la gente guarda male il diverso?Non mi riferisco alle mille differenze che ci sono nel mondo, ma in particolare ad una.Stasera, prima di tornare a casa a scrivere proprio di questo articolo, sono uscito con la mia migliore amica Roxy, il suo ragazzo e alcuni loro amici in un locale chiamato "LiveKELLER"E' un locale molto carino, principalmente pensato per il pubblico alternativo, potete quindi immaginare l'atmosfera.Mentre mi trovavo a passare in mezzo al locale, da una sala all'altra o anche solo stavo fuori a fumare qualcosa coi miei amici, non potevo fare a meno di chiedermi "Perché la gente guarda male il diverso?" In quel caso mi riferivo al fatto che se si va in un ambiente discotecaro e si dice "Ascolto musica rock" ti guardano male o, nel mio caso, ti guardano male già solo per come vesti e nemmeno ti considerano; se invece si va in un locale come questo e ti capita di dire che ascolti musica pop o dance, anche in questo caso vieni guardato male: Tutto questo è giusto?Va bene, le persone della massa idiota possono pensare che sia un male ascoltare rock e derivati, ma per quale motivo chi ascolta principalmente questi generi, e quindi dovrebbe un pochettino evadere da un classico schema conformista, deve invece anch'esso giudicarti male? non è forse ipocrisia questa?Insomma anche io un tempo fui "scacciato" dal mondo della massa in cui tutti, alla tenera età di 11-10 anni, cerchiamo di entrare. Eppure, nonostante tutto, non disprezzavo quel mondo per certe loro scelte, ma solo per il loro modo di pensare e vivere, che è troppo conformista e bigotto. Non di certo per altro. Perché altri che magari sono stati "scacciati" anche loro da questo "mondo" devono invece rispondere anch'essi con odio e rabbia?Quindi, perché ci odiamo sempre per differenze che invece dovrebbero completarci? O comunque, perché ci odiamo e odiamo il diverso? Non possiamo semplicemente vivere tra di noi felici e spensierati,passarci bocca per bocca la nostra canna comune e vivere della gioia comune che la vita ci offre?Non capisco la necessità di creare tanti casini e tanti problemi, che provocano anche rifiuti di certe persone per altre cose che pensano non potrebbero mai piacergli, e invece in realtà gli piacciono ( vale per i gusti musicali come per quelli sessuali ).Io penso che certi odi e pregiudizi non debbano esistere, non discrimino il pregiudizio, dopotutto siamo umani, è nella nostra natura farlo. Però non sopporto che la gente prenda un pregiudizio per un vero e proprio giudizio assoluto e ti tratti, ti veda e ti parli dietro solo per un'impressione, una fottuta impressione del cavolo.PEACE N LOVE

Che Androgino Sei?

Prima era la voglia di avere i capelli lunghi, poi di indossare i jeans, le minigonne, i capelli colorati, i vestiti eccentrici e di pelle e via e via. E ora? Sembriamo tutti puntare sul fare gli androgini. Mi chiedo: perché? E qui viene da chiedersi: quali sono le regole precise per essere definito un androgino? Sul dizionario c'è scritto: "Letteralmente aggettivo che definisce un aspetto sessualmente ambiguo, partecipe delle caratteristiche di entrambi i sessi, o condizione di intersessualità" Ok, a livello teorico era chiaro cosa fosse un androgino, ma a livello pratico? No!Pensate al mio amico Candy, amava truccarsi e disegnarsi le sopracciglia, si vestiva da donna e di viso anche vi somigliava, i capelli li aveva corti e neri, aveva tentato di farseli biondi, ma con scarso successo. Eppure uno come lui era considerato meno androgino di un'altro mio amico, Roux. Roux era un ragazzo parecchio eccentrico, diventato anche abbastanza popolare negli ultimi anni grazie alla sua immagine di androgino, ma quanto fosse androgino non lo so bene. Mi stavo chiedendo se non avessimo dovuto stabile una tabella. Come ci sono i Gay Omo, i Gay Etero ( detto anche Metrosessuali ), i Bisex Gay, i Bisex Etero e chi più ne ha più ne metta, forse era giunta l'ora di fare anche un grado per l'Androginità, stabilire che tipi di androgini ci sono e così via, perché dopotutto non tutti gli androgini sono uguali. Mentre riflettevo sui gradi di androginia, Candy mi stava ancora scrivendo quando.. Io: "Beh che mi racconti?" Candy: "Sto imparando il balletto di Gimme More di Britney Spears su MTV!" Io: "Ahaha" Sono scoppiato a ridere e ho pensato, se mai ci sarà mai una scala di androginità, Candy sarà di sicuro nella zona più femminile! Ma a parte le smancerie, da pansessuale quale sono, sono portato a pensare che non sia tanto importante il genere a cui apparteniamo e a quale ci sentiamo di appartenere di più o di meno, bensì conta più la persona in sé, ciò che forma veramente l'animo di un individuo, ecco cosa conta veramente.

Quasi Ex

Ripensando agli ex, non potevo fare a meno di pensare a quanto tempo ormai ero rimasto da solo: 8 mesi!
È da 8 mesi che sono single e quanti rapporti ho avuto in questo arco di tempo? Zero! Perché sono ancora single! Però,pensandoci bene, ho avuto dei “rapporti”, diciamo gente con cui mi frequentavo, ma che poi per vari motivi finiva lì la cosa. E mi chiesi: "e se andassi a recuperarli? Forse il loro brutto periodo che li ha costretti, alcuni di loro, ha lasciarmi sarà finito, no?"
Come Stefano,che mi aveva scaricato due giorni prima per i troppi problemi nella sua vita. Io le odio queste cose! Così si ricomincia a chattare con un certo Funghetto, ci sentivamo mesi fa e lui mi scaricò dicendo che non se la sentiva di avere una relazione, dopo che ci dicemmo già che ci interessavamo a vicenda. Anche se dopo una breve chiacchierata di niente di che, mi salutò. No, questo tizio non era interessato, si era solo inventato una balle. Che rabbia.

Ex Rapporti Nuovi

L'altra sera andai su un profilo su netlog di un mio caro amico che non vedevo da un po di tempo. vidi con sorpresa un suo nuovo video e impaziente lo avviai, senza nemmeno rendermi conto che il titolo era "io e .... in tram" e quel "e..." altri non era che il mio ex!
Il mio attuale Ex lo detesto e non lo posso vedere, anche se di recente la vista di lui in lontananza riesco a sopportarla, cosi mi auto sfidai a guardarlo per vedere fino a dove potessi guardarlo. mentre guardavo la sua brutta faccia che rideva insieme a quel mio caro amico, mi accorsi di non provare più tanto disprezzo ma solo un...non so come dirlo...un "bah, ma fottiti". Ahimè, pero dopo tirarono fuori una scatola, perché avevano appena fatto shopping e cosi capii e dissi a me stesso "posso sopportare di vedere il mio ex con un mio caro amico in un video e insieme nella realtà, ma non posso sopportare di vedere qualcun'altro che fa shopping!".
Cosi facendo chiusi il video e iniziai a pensare alla brutta storia col mio ex e mi chiesi: quando ci si molla con un ormai ex si continua ad avere un rapporto con lui anche se in forma totalmente diversa da prima?
Le possibili risposte sono tante, pero se ci fate caso, quando avete mollato un ex o questo mi molla, non si crea semplicemente un tipo di rapporto diverso fra di voi? è diverso, ma è comunque un rapporto.
Prendiamo il mio Ex e me.
Lui mi ha mollato mesi fa e dopo che mi ha mollato decisi di toglierlo dalla mia vita, pero ahimè ha voluto lui continuare a rompermi i coglioni e a strapazzarmi le uova nel paniere e cosi ho continuato ad avere un rapporto con lui, anche se in forma totalmente diversa.

Quindi ora la domanda è: quando cessa veramente un rapporto fra due persone?

Uomo, Donna e Androgino

Riflettendo su me stesso e il mio modo d'essere, sono giunto ad alcune conclusioni filosofiche su cosa è l'uomo, cosa la donna e chi è l'androgino.
all'inizio del ragionamento stavo pensando a me, c'è chi dice che diventerò una specie di Jeffree Star in futuro, cosa che io non credo dato che non voglio nemmeno. ma ad ogni modo, dopo queste affermazioni ho cominciato a pensare se non stessi diventando troppo donna e mi stessi allontanano troppo dall'uomo. comunque no, perché ho periodo Più da donna e periodi Più da uomo. non penso sia io a deciderli, sono cose che decide il mio ego, il mio ego è molto Più potente di me e mi controlla ed è lui che decide per me certe cose come "oggi essere Più donna o Più uomo". cosi ho anche capito che il mio ego è un ego a se, mentre la maggior parte degli ego sono controllati a loro volta da qualche logicità della società, che li rende cosi vittima di conformismo e omologazione e anche sotto missione.
ma poi appunto mi chiedi, esiste veramente una differenza fra uomo e donna? NO.
secondo me, la mascolinità e la femminilità sono modi di essere, fare, comportarsi ecc...inventati dalla società umana, ma non per questo esistenti realmente, sono tutta una nostra fantasia, è tutto un nostro modo di regolarci. ma ne abbiamo davvero bisogno?
qualcuno potrebbe dire: "ma fra gli animali c'è una netta differenza fra maschio e femmina". chi sta pensando questo, lo prego di pensare "noi siamo forse animali? abbiamo ancora bisogno di regolarci sotto un preciso sistema di differenza fra maschio e femmina? no. siamo una società, abbiamo altri ordinamenti NOI."
indi per cui stavo dicendo, anche i genitali penso che non siano cosi importanti, cioè noi praticamente ci diamo un intero codice di modello vita in base ad una parte del corpo, non è sciocco?
io penso che il pene o la vagina, siano solo una parte del corpo che ci capita per motivazioni genetiche, come possono capitarci gli occhi blu o i capelli biondi o invece gli occhi verdi e i capelli castani. è tutto un gioco di genetica, ma non per questo deve costringerci ad avere un preciso modello di vita prefabbricato dalla società. quindi ognuno deve essere e sentirsi chi meglio crede lui stesso di essere, senza condizionamenti nemmeno per essere più maschile o più femminile, dato che non esiste secondo me questa differenza.
le regole di vita di maschio e femmina, sono tutte nostre creazioni che abbiamo qui nella nostra testa. EVADIAMO!

Breve Introduzione

Salve a tutti, mi chiamo Oliver Bradshaw.
sono un ragazzo di 16 anni che a una visione della vita molto personale, e una vita alquanto strana e insolita quanto il suo carattere. questo Blog nasce dall'idea di voler trasmettere le mie esperienze agli altri, non mi aspetto di essere letto molto. principalmente lo faccio per sfogo e per soddisfazione personale.
non sono un tipo che si ama presentarsi molto, anche perchè odio le banalità. quindi le cose le scoprirete leggendo se vorrete.
Metto in chiaro delle cose: le offese saranno ignorante completamente, perchè sinceramente non mi interessa rispondere a dei perfetti ignoranti che mentalmente sono rimasti al medioevo.  Può anche capitare che io possa fare degli errori di scrittura, ma capita a tutti, non credetevi Dio perchè avete trovato un errore di ortografia, va bene?
Il mio linguaggio è quello che è, e almeno qui, gradirei usare il linguaggio che voglio io!
Tornando al discorso blog: questo blog è piu che altro una prova per il libro che starei scrivendo "Glam Rock City - My Dumbgraphy" ( letteralmente "Glam Rock City - La Mia Pirlografia ) sarebbe una specie di biografia sulla mia adolscenza, dove vengono trattati temi di ogni tipo e dove i miei pensieri folli invadono lo spazio.
detto questo, non voglio scrivere troppo per la presentazione, preferisco essere letto e avere una critica vostra, non voglio anticipare altro.
Vi auguro una buona lettura. E grazie.
Oliver Bradshaw